In gita con Sergio Ollivier

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Una composizione in versi del divin poeta Sergio Grego

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Delle gite il calendario
se lo sfogli è molto vario.
Se ti iscrivi, fai attenzione
a chi guida l'escursione,
che se Ollivier è tra questi
meglio è se a casa resti.
Già se il programma vedi,
"che cos'è?" Dubbioso chiedi.
Non le solite tre frasi
dove è detto tutto o quasi:
"Sceso tu dalla corriera,
prendi a nord la mulattiera
che in due ore va a un bivacco,
sosta qui per il pranzo al sacco;
scenderai poi dalla cima
pel percorso fatto prima".
No! Il discorso è più complesso,
pur se il nocciolo è lo stesso.
Sergio Ollivier te lo infiora
descrivendo fauna e flora.
Su quei luoghi, con dovizia,
ti dà lui ogni notizia;
sulle guerre lì avvenute,
quelle vinte oppur perdute,
sui castelli e i lor torrioni
dove principi e baroni
un dì ebbero dimora,
i cui stemmi vedi ancora.
Per descrivere la via,
scrive un'enciclopedia!
Letto alfine il manuale,
poi lo vivi nel reale:
la domenica assai presto
devi essere tu desto.
Parti e fin che vien notte
vedi valli, monti e grotte;
passi per chiese e villaggi
ed ammiri bei paesaggi.
Ed in più la comitiva
viene accolta, quando arriva,
da qualcun che a tutti i costi
vuol descrivere quei posti!
Se il silenzio in mezzo ai boschi
fa venir pensieri foschi,
ciò con Sergio non avviene
perchè su il discorso tiene.
Può parlarti con fervore,
senza tregua, ore ed ore.
Inseguito è poi il gitante
da dei camper che, all'istante,
se si ferma a fare tappa
gli dan thè, caffè e grappa.
Ed in più sui tavolini
sono pronti i biscottini,
che il buon Mario, gentilmente,
preparato ha per la gente.
Con la quota che ha pagato,
anche un dolce gli vien dato.
E sborsando un supplemento,
senza andare in fallimento,
riscaldarsi può la truppa
con un buon piatto di zuppa.
Ma chi aveva, ahimè, sperato
di calare, s'è sbagliato.
Alla sera la bilancia
gli sentenzia: ma che pancia!
E gli indica un aumento
nonostante il movimento!
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